Autodromo di Varano

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ziPPo_O
view post Posted on 3/8/2010, 18:19




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LA STORIA DELL'AUTODROMO


Era il 1969 quando a Varano Melegari in prossimità del torrente Ceno fu posta la prima pietra dell'Autodromo
"Riccardo Paletti". La storia e la crescita dell’Autodromo di Varano, come viene familiarmente chiamato dagli addetti ai lavori, sono caratterizzate da tre significative tappe cronologiche. La prima ci riporta alla deposizione della fatidica prima pietra, quando alla fine del 1969 venne realizzato il primo abbozzo del futuro circuito. Un semplice anello di 550 metri, con una leggera variante sul lato nord, che si sviluppava intorno al campo da calcio del paese.

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Si deve giungere alla primavera del '71 affinché l'impianto si possa ergere al rango di "autodromo", quando viene ultimato l'allungamento che porta il tracciato a misurare 1.200 metri. E fu proprio con l'estate del '71 che l'Autodromo di Varano visse la sua prima "vera" stagione agonistica. Ma fu l'anno successivo che il tracciato assume quella che è la sua attuale lunghezza: quei caratteristici 1.800 metri misto lenti che lo hanno reso celebre nel mondo dei motori.

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Il circuito, inaugurato ufficialmente il 26 marzo 1972, venne dedicato a San Cristoforo, protettore dei camionisti, e in genere di tutti gli automobilisti. Questa data resta con ogni probabilità, fino ad ora, la tappa più significativa della storia dell'Autodromo di Varano Melegari. A questo punto non resta da compiere che l'ultimo, indubbiamente più impegnativo, salto in avanti: superare il muro dei 2.000 metri di lunghezza. I progetti per questo decisivo allungamento sono già pronti, i tecnici sono già al lavoro. L'appuntamento per portare il circuito a 2.800 metri è fissato per l'anno duemila.
L'attuale denominazione "Riccardo Paletti", che risale al 1983, è un omaggio alla memoria del giovane pilota milanese, grande "amico" dell'autodromo varanese, tragicamente scomparso nel giugno dell'82 durante il Gran Premio del Canada di Formula 1. Parallelamente allo sviluppo tecnico si è verificata un'analoga crescita sotto il profilo societario, il cui fondamentale mutamento risale al 1981, quando la gestione dell'autodromo passa dalla Pro Loco alla So.ge.sa, una società nata appositamente per gestire in maniera manageriale il circuito e le numerose manifestazioni ospitate.
Oggi l'Autodromo "Riccardo Paletti" è divenuto, oltre che sede abituale di numerose manifestazioni motoristiche (test tecnici di pneumatici, di motori, di componentistica tecnica), appuntamento classico nel calendario delle più importanti competizioni di settore, come ad esempio il Campionato Italiano Velocità Turismo, quello Prototipi, la Formula 3, gli assoluti nazionali Grand Prix 125cc e 250 cc nelle moto.
Proprio il proliferarsi degli appuntamenti e l'accrescere della loro importanza ha imposto il continuo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture e dei servizi offerti. Dall'installazione di moderni panelli insonorizzati all'ampliamento delle vie di fuga, dalla continua asfaltatura della pista alla copertura della tribuna per gli spettatori, fino alla recentissima costruzione di nuove strutture per boxes (in totale sono 29) oltre che della palazzina deputata ad ospitare gli uffici direzionali della So.ge.sa, l'ambulatorio medico, e la sala stampa.
Dal 1991 l'Autodromo "Riccardo Paletti" è sede stabile del Centro Internazionale Guida Sicura (CIGS) ideato e diretto dall'ex pilota di Formula 1 Andrea de Adamich.
Nella storia dell'Autodromo vanno ricordate due manifestazioni che hanno rivestito un'importanza e un significato particolare. Innanzitutto per il loro scopo solidaristico e in secondo luogo perché richiamarono a Varano un'immaginabile cornice di pubblico.

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Nel 1976 venne organizzata, in collaborazione con la rivista Autosprint e l'Alfa Romeo, l'indimenticabile "Corsa per il Friuli"
volta a contribuire alla ricostruzione delle zone colpite dal violentissimo sisma. Sulle Alfasud si cimentarono tutti i migliori piloti di Formula 1di allora, da Lauda a Regazzoni, da Fittipaldi a Scheckter. Fu un trionfo. L'incasso record permise di costruire a Lusavere un asilo nido intitolato a Graham Hill. Quattordici anni dopo, nell'ottobre del '90, Varano si volle ripetere.

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L'occasione fu data dall'inagibilità del circuito del Mugello che liberò una prova del C.I.V.T., fu così che il "Riccardo Paletti" ospitò la "Corsa per la vita" il cui introito venne devoluto alla Lega Italiana per la lotta contro i tumori.
L'Autodromo "Riccardo Paletti" è celebre per essere stato, e per esserlo tuttora, palestra e primo palcoscenico importante per tanti giovani che sarebbero diventati affermati e celebri campioni delle due e delle quattro ruote. Addirittura Campioni del Mondo come nel caso di Jacques Villenueve, che proprio sul circuito di Varano
Addirittura Campioni del Mondo come nel caso di Jacques Villenueve, che proprio sul circuito di Varano mosse i suoi primi passi in Formula 3, oppure di Valentino Rossi, fedelissimo frequentatore del circuito già in giovanissima età. Ma tanti altri personaggi si sono cimentati con le difficoltà della curva Ickx o della Parabolica: Alessandro Zanardi, Giancarlo Fisichella, Alessandro Nannini, Babini, Tamburini, Luca Badoer, Raikkonen, Doriano Romboni, Ivan Goi. Dimenticandoci sicuramente di parecchi nomi, a cui porgiamo le nostre scuse.
Da ultimo una curiosità. Sapete perché una delle curve dell'Autodromo "Riccardo Paletti" si chiama "Ickx"? In onore, o piuttosto disonore, del famoso pilota degli anni '70 Jacky Ickx (all'anagrafe Jacques Bernard) che durante test di prove con la sua Ferrari, impostò male la traiettoria e si ritrovò maldestramente in mezzo alla sabbi, meritandosi, a memoria dei posteri, l'intitolazione della curva.

Il 22 febbraio 2002 entra nella storia del “Paletti” come il giorno in cui viene ufficialmente aperta la pista da 2375 metri. Era dal ’72, anno in cui venne inaugurata la pista da 1800 metri, che l’evento era atteso. Dopo anni di lavori e innumerevoli progetti nel 1999 vengono iniziati i lavori per la costruzione di un “Anello Prove” nella zona est del circuito che, sfruttando dei raccordi e delle strade di servizio esistenti, viene collegato al vecchio circuito dando origine ad tracciato da 2375 metri. Al posto della “Parabolica”, percorrendo un’impegnativa “Variante” ci si immette nell’anello (al culmine del quale è stata ricavata una nuova “Parabolica”), per poi rientrare, dopo un allungo di quasi 400 metri, nel vecchio tracciato percorrendo una “1ªEsse” modificata. In questo modo è stata salvaguardata interamente anche la “mitica” pista da 1800 metri ancora interamente percorribile ed abbinabile ad un “Anello Prove” da 500 metri.

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(Fotografie di Alberto Ferrari)

Pista 1800 metri con Anello Prove (test, corsi di guida, servizi fotografici ecc...)

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Pista da 2375 metri (configurazione per Gare, Prove Libere, ecc...)

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